Tempo di presentazioni ufficiali e di firme in casa Gs Pero. Pochi giorni fa, Alessandra Innella, centrocampista di qualità, classe 99, ha legato il suo futuro al Gs Pero e quindi farà parte della rosa dell’eccellenza per la stagione 2020-2021. Un rinforzo sicuro e importante voluto sia da mister Re che dal ds Barone, nell’ottica di un progetto globale di miglioramento della squadra. Andiamo allora a conoscere meglio la nuova arrivata…
Alessandra, intanto benvenuta, anzi possiamo dire bentornata. Il tuo è infatti un ritorno a Pero, che emozioni proverai quando solcherai di nuovo l’erba del Gianni Brera?
Sono molto contenta di tornare a giocare su quel campo, dove due anni fa ho trascorso metà stagione calcistica. Non vedo l’ora di iniziare e le emozioni sono già tante: penso che la prima volta che metterò piede su quel prato verde proverò un misto di felicità, eccitazione e adrenalina.
Cosa ti ha spinto ad accettare il progetto del Gs Pero ?
La proposta di valutare il progetto del Gs Pero mi è arrivata a fine maggio dal Direttore Sportivo della società, Gigi Barone, che subito ha manifestato la volontà, insieme a quella dei mister Re e Nitri, di volermi coinvolgere. Tutti e tre li conoscevo già dall’esperienza al Milan Ladies: mi sono trovata bene con loro e questo sicuramente ha influito sulla mia decisione. Ad avere inciso maggiormente in questa, però, è stato il progetto stesso, caratterizzato da serietà e ambizione. Sono sicura che tutto il lavoro che c’è stato dietro per permetterci di giocare quest’anno verrà ripagato da ottimi risultati.
Che obiettivi personali ti poni per la prossima stagione?
L’esperienza precedente al Pero non mi ha permesso di mostrare al meglio le mie potenzialità, quindi vedo quest’occasione come una rivincita per me stessa. C’è tanta voglia di far bene, di mettermi in gioco e di migliorare sempre.
Per chi non ti conoscesse bene…raccontaci Alessandra sotto il profilo tecnico…
Sono ormai 5 anni che ho ripreso a giocare a calcio da quando ero bambina e il ruolo che mi ha sempre contraddistinto è quello del centrocampista. Non mi rappresenta la velocità in corsa, ma la precisione e la visione di gioco: infatti, a centrocampo preferisco giocare da regista, ma so adattarmi anche alle altre posizioni.