Un lungo curriculum impreziosito di vittorie. Lo spogliatoio del Gs Pero alza il suo già elevato livello di esperienza e leadership con la firma di Stefania Colonna, la cui storia calcistica è un lungo percorso tra futsal e calcio a undici.
“Ho iniziato a giocare da piccola e inizialmente compagni e avversari erano maschietti. La prima vera esperienza femminile a 14 anni in Serie C campana per poi approdare tre anni dopo in B al Napoli Calcio con la vittoria della Coppa regionale. Resto nel mondo a undici diverse stagioni in Serie B con Arzano e Recale prima di varcare la soglia del Calcio a 5 con la divisa dell’ISEF. Anni contraddistinti di vittorie in Serie A che mi portano a ritenere chiuso il ciclo aprendone uno nuovo col calcio a undici in A2 prima di spostarmi a Milano per lavoro. Qui ho dovuto scendere di categoria giocando in Bocconi, Dreamers, Pro Sesto e Cesano Boscone”
E ora Pero, tornando al calcio a 5. Cosa ti ha spinto a riabbracciare un vecchio amore?
“Avevo ancora qualche richiesta dal mondo a undici ma l’idea di cimentarmi di nuovo con quello a cinque ha avuto la meglio. La realtà biancoblu la conosco bene avendo molto conoscenze e quando sono stata contattata ho voluto provare e dopo un paio di allenamenti e incontri con lo staff ho deciso di accettare la proposta. Mi stimola anche l’idea di confrontarmi con la nuova generazione del futsal e anche girare l’Italia con trasferte impegnative ma sicuramente divertenti e utili a far gruppo”.
Che tipo di giocatrice sei?
“Difensore puro. Mi reputo abile in marcatura senza però disdegnare la parte tecnica con l’impostazione del gioco. Sono a disposizione del mister, in base alle necessità sue e della squadra adatterò il mio stile di gioco”
A proposito di adattamento, quali potranno essere le difficoltà nel passaggio dall’undici al cinque?
“Il calcio a cinque ha sicuramente grandi difficoltà, sono richieste concentrazione e tattiche di gioco in ogni momento essendo continuamente chiamate in causa. Dovrò calarmi presto nella parte, assimilare gli schemi per muovermi all’unisono insieme alle mie nuove compagne. Sono sincera, tornare al passato mi rende felice e con tanta voglia di fare bene”