Alessandro Tiralongo era curioso approcciando la partita, quanto vale il Pero al cospetto di una delle spasimanti alla vittoria finale come Padova?
Domenica sera il parquet del Pala Pertini ha disseminato indizi ma una risposta chiara, definitiva e senza appelli non è arrivata anche se il tabellone recita 0-3 Padova.
Ma come sempre le partite vanno lette, interpretate e valutate leggendone anche gli episodi che le indirizzano e mettendo tutto sulla bilancia il divario c’è ma non è apparso così netto.
Padova si conferma di alto profilo con giocatrici di qualità elevata come il duo Fernandez, vera anima del gioco patavino, Silva, ben bloccata dalle giocatrici di Tiralongo ma in grado di accendersi, supportato da un cast solido e attento e dalla poche sbavature.
E’ sui dettagli che si vincono le partite equilibrate e quella tra Gs Pero e Padova lo è stata sopratutto in un primo tempo in cui le squadre hanno confermato la bontà delle rispettive classifiche; ritmo alto, linee di pressione avanzate e molti duelli uno contro uno per tutto il campo con occasioni disseminate qua e là. Pero ne ha evidenti, con Argento e Inconis e potenziali non sfruttate per mancanza di cinismo e precisione nell’ultimo passaggio; Padova soffre Pero ma ha il merito di adeguarsi all’andamento della partita aspettandola, cercando l’episodio che puntualmente arriva a 5’ dal termine; pressione feroce su Ribeiro che perde palla ripartenza e appoggio comodo di Michielon su assistenza di Fernandez. Il vantaggio esterno non cambia il leit motiv, la gara resta di qualità sino all’intervallo con Pero che pressa e spinge cercando un pareggio che non arriverà.
La ripresa inizia in maniera diversa, Pero perde precisione e concentrazione sbagliando molto in fase di costruzione, Padova prende il controllo delle operazioni ma non spinge forte e il match resta equilibrata.
E allora serve l’episodio e una gara generosa come questa ne offre due, determinanti e a stretto giro di posta. De Oliveira sfonda a sinistra e centra tagliando fuori anche il portiere avversario, il pallone arriva alla connazionale Ribeiro che sulla linea di porta, vuota, non riesce a segnare il pareggio. Pochi istanti dopo, contrasto Salmeri-Silva, la spagnola resta a terra e il numero trenta di Pero prova a mettere il pallone fuori per valutarne le condizioni, Tasca lo recupera e centra per la stessa Silva, ripresasi, che appoggia in rete. Zero due e ovvie polemiche, Padova porta avanti la sua idea di gol regolare e non “restituisce” la rete mantenendo un doppio vantaggio che più che nel punteggio è definitivo nel morale, Pero nonostante manchino cinque minuti fatica a riprendersi e gli ultimi giri di orologio hanno il merito di regalare la perla di Fernandez; di spalle tunnel di suola a Galan e botta col destro sotto la traversa. Zero tre, giù il sipario.
Al triplice fischio meno di quarantotto ore per riposarsi perché martedi 8 si prende l’A4 direzione Torino, campo del Top Five recupero della 5^ giornata.. Per dimostrare di aver imparato dagli errori e di essere una grande squadra che si rialza appena cade.