Niente da fare, il tabù Pala Pertini resiste. Vince il Duomo Chieri, così come han fatto Padova e Audace Verona tre formazioni che oltre ad avere vinto col GS Pero tracciano una linea di contatto che fa tornare alla mente le parole di mister Alessandro Tiralongo, “mattoncino dopo mattoncino dobbiamo costruire il nostro percorso che è ancora lungo”.
Come a dire, siamo in alto in classifica ma ancora qualcosa ci separa da squadre solide e di categoria da più tempo. Un caso che il calendario le abbia poste in casa rendendo più agevole il cammino esterno, ma ovviamente come spesso accade anche nelle sconfitte, c’è del positivo da cui ripartire.
Il Gs Pero ha tenuto a lungo in mano il pallino del gioco producendo il suo gioco all’insegna di una fitta ragnatela di passaggi ma spesso il dato del possesso palla non è automatismo di vittoria e infatti a passare in vantaggio è il Duomo Chieri con una sassata di Federica Mondino. Così, all’improvviso. Tiralongo continua a cambiare protagoniste e pesca dal mazzo Giulia Navone abile a trovare un pertugio tra le gambe del portiere ospite Pecoraro. Ritrovato il pareggio, il peggio sembra alle spalle e con un’intera frazione di gioco da giocare l’ottimismo si fa strada.
La ripresa è sulla falsa riga della prima frazione, il Duomo Chieri fatica ad uscire dalla pressione del Gs Pero e continua la sua tattica difensiva; De Oliveira continua a mietere gioco ma il pallone inizia a girare lento permettendo alle piemontesi una facile fase difensiva; Pecoraro si esalta in un paio di circostanze e Argento per millimetri non trova il tap in vincente.
A metà ripresa la svolta, altra ripartenza Duomo Chieri, Rebecca Zaccaria sfrutta al meglio una ripartenza e batte Anthea Polloni per il 2-1 esterno. Qui il Gs Pero, accusa il colpo, resta in controllo della sfida ma perde brio e lucidità, i passaggi si perdono e il giro palla perde funzionalità anche quando nei minuti finali Tiralongo passa col portiere di movimento Andrea Galan; nemmeno così Pecoraro rischia troppo sino alla sirena finale.
La festa e l’esultanza delle piemontesi è un riconoscimento del valore e del timore per il GS Pero che può consolarsi solo così nella settimana che porta alla prima di ritorno, contro quel Jasnagora battuto all’esordio con gol di Andrea Galan ma che ora è avanti di un punto ma con una partita in più.
Un’occasione da giocare sino alla fine, come sempre.
Forza ragazze!