Vince l’Audace Verona, e per il percorso intrapreso da Alejandra Argento è il primo sasso su cui inciampare ma la garra argentina emerge proprio in queste situazioni.
“A caldo e vedendo solamente il risultato si può pensare ad un divario ampio figlio di una prestazione completamente sbagliata ma a mente fredda e rivedendo la partita analizzandola non è stato così. Dispiace aver perso ma non usciamo ridimensionati”.
Argento si sofferma su un aspetto chiave nella sua analisi della partita.
“Verona è prima in classifica e non a caso, stiamo parlando di una rosa allestita per centrare l’obiettivo della promozione, con tre allenamenti a settimana da inizio stagione e giocatrici che scendono in campo come professione. La differenza principale è che loro erano tutte a disposizione, noi invece abbiamo pagato rotazioni accorciate purtroppo con l’assenza di Galan per squalifica ed io che ho preferito restare in panchina per guidare la squadra anziché scendere in campo”.
Si può leggere con questa chiave di lettura l’andamento di una gara che ha visto le scaligere prendere le distanza nella seconda metà di ripresa.
A partire meglio in entrambe le frazioni è stato infatti il Gs Pero, vantaggio di Ribeiro su rigore e a inizio ripresa il destro vincente di Salmeri per il 2-2.
Da quel momento è uscita la forza e la “quantità” di Verona.
“Prendo quanto di buono mi lascia questa partita e non è poco, a cominciare proprio dall’approccio mentale e fisico. Ovviamente ci sono diversi aspetti da migliorare e il tempo purtroppo non è molto; io sono già al lavoro per preparare i prossimi allenamenti con la visione dei playoff che sono il naturale sbocco di questa stagione. Dobbiamo solo continuare a lavorare con la speranza che poi è una certezza che questo paghi”.
Ora pausa pasquale, si torna in campo l’11 aprile nel derby col Cometa; vincere darebbe il pass per la post season.